È un regime fiscale agevolato, destinato alle persone fisiche che svolgono attività d’impresa, arti o professioni.
Il requisito fondamentale per applicare il regime forfettario restano ricavi o compensi fino a 65mila euro. Diventa però necessario che il contribuente non abbia sostenuto spese sopra i 20mila euro lordi per lavoro accessorio, lavoratori dipendenti, collaboratori.

Se sei già un lavoratore dipendente, puoi aprire la Partita IVA Forfettaria ma non devi superare i 30’000 € lordi annui di imponibile fiscale come lavoratore dipendente.

La Legge di Bilancio 2020 non introduce l’obbligo di fatturazione elettronica per i forfettari.

Il contribuente in possesso di tutti questi i requisiti che apre una nuova partita IVA forfettaria, può accedere al regime forfettario con un’agevolazione “start up” nella quale l’aliquota sostitutiva è al 5 % per una durata di 5 anni. Dal sesto anni in poi l’aliquota diventerà del 15%.

CONTRIBUTI INPS (GESTIONE SEPARATA) PER PARTITA IVA REGIME FORFETTARIO:

La Gestione separata Inps è un fondo pensionistico finanziato mediante i contributi previdenziali obbligatori dei lavoratori assicurati mirato ad assicurare una tutela previdenziale a tutte le categorie di lavoratori autonomi, anche i professionisti, che non hanno una propria cassa previdenziale di riferimento.
Se si è iscritti alla Gestione Separata, a differenza delle Gestioni specifiche, si ha il vantaggio di non dover pagare quote fisse di contributi, bensì si dovranno versare percentuali proporzionali al fatturato generato.
Nel caso di Partita IVA con regime Forfettario si pagherà il 25,7% di contributi gestione separata INPS sull’imponibile forfettario. Se invece sei già un lavoratore dipendente, la quota scenderà al 24%.
Nel caso in cui il fatturato sia uguale a 0, avrai quindi la possibilità di NON pagare contributi Inps, senza dover sostenere alcun costo fisso.

ELENCO DI TUTTI I DOCUMENTI CHE POSSONO SERVIRE A FARE LA TUA DICHIARAZIONE DEI REDDITI. 

  • Documenti di identità: copia documento di identità valido e della tessera sanitaria del dichiarante, del coniuge e dei familiari a carico.
  • Le ultime due Dichiarazione dei redditi presentate: 730/2018 e 730/2017 (Unico 2018 /2017) comprese eventuali dichiarazioni integrative/rettificative o ultima dichiarazione presentata (solo per chi non ha presentato la precedente dichiarazione con il nostro studio).
  • Redditi: Certificazione Unica 2019 redditi 2018. (Se sei pensionato o disoccupato il CU dell’inps lo possiamo scaricare noi)
  • Terreni e/o fabbricati: visure catastali/atti di compravendita per acquisto, divisione o vendita (solo in caso di aggiornamento rispetto alla dichiarazione dell’anno precedente). Per gli immobili affittati è necessario il contratto di locazione registrato + estremi di registrazione del contratto dell’Agenzia delle Entrate. In caso di eredità produrre atto di successione.
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Bonus Bebè:

Bonus Nascita:

Si può fare dal 7° mese di gravidanza compiuto

  • Copia carta di identità del dichiarante
  • Certificato medico che attesta l’avvenuto settimo mese di gravidanza (
  • Modello SR163 dell’Inps compilato e timbrato dalla banca/posta

Bonus Asilo Nido:

  • Copia carta di identità del dichiarante
  • Dati anagrafici del dichiarante e dati dell’Asilo nido
  • Copia delle fatture asilo nido di ogni singolo mese con relativo certificato di pagamento
  • Modello SR163 dell’Inps compilato e timbrato dalla banca/posta
ISEE ordinario - ISEE universitario - ISEE socio sanitario - ISEE minori

Viste le numerose richieste, abbiamo deciso di scrivere un breve articolo dove chiariamo tutto quello che serve per effettuare correttamente l’invio del

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