Il governo anticipa di un anno il nuovo calendario fiscale, con scadenze più ampie, a causa dell’emergenza Coronavirus anche a Udine. Il modello 730 precompilato sarà disponibile online dal 5 maggio 2020 anziché dal 15 aprile 2020.

La scadenza per la presentazione del modello 730 2020 slitta di qualche mese, da luglio al 30 settembre 2020.

Ad aver subito questa variazione non è solamente il la dichiarazione dei redditi 730, ma tutto il calendario fiscale.

I datori di lavoro avranno più tempo per inviare la Certificazione unica (o CU) che attesta tutti i redditi del contribuente (da lavoro dipendente, autonomo, redditi diversi come le locazioni brevi, reddito da pensione). Il termine passa dal prossimo 9 marzo al 31 marzo 2020.

La proroga al 31 marzo riguarda anche l’invio telematico delle spese che danno diritto a deduzioni o detrazioni come quelle sanitarie, mutui, istruzione, asili nido, previdenza complementare, contributi, ristrutturazioni, interessi passivi, premi assicurativi.

Di conseguenza, il modello di 730 precompilato, sarà disponibile online per sola lettura dal 5 maggio 2020.

A causa di questo slittamento, per correggere o completare il modello 730 si avrà tempo fino al 30 settembre 2020 proprio per venire incontro a tutte queste dinamiche.

Invariata resta la modalità di riscossione delle somme a credito. Chi ad esempio presenta la dichiarazione in giugno riceverà il rimborso a luglio, esattamente come accadeva fino all’anno scorso.

Bonus ristrutturazione 2020

Le giovani coppie possono richiedere il Bonus ristrutturazione per i lavori in casa, sia che riguardino ristrutturazione edilizia di un’abitazione individuale, sia lavori sulle parti comuni del condominio. La detrazione Irpef 2020 che spetterà in questo caso sarà del 50%.

Il tetto massimo del costo dei lavori è pari a 96mila euro per immobile. La detrazione consiste in un rimborso distribuito su 10 quote annuali di uguale valore.

Bonus prima casa 2020

Anche per l’acquisto della prima casa le giovani coppie sotto i 35 anni a Udine godono di diverse agevolazioni come:

  • imposta di bollo gratuita;
  • tributi speciali catastali, tasse ipotecarie, tributi dovuti al Catasto o per la registrazione immobiliare gratuiti;
  • imposta di registro ridotta al 2% invece che al 9%;
  • aliquota Iva agevolata al 4%, invece che al 10%, se il venditore è un’impresa. La riduzione dell’Iva riguarda anche lavori di ristrutturazione, consulenze professionali, acquisto di beni e servizi: l’aliquota al 22% in questo caso diventa 10% e quella al 10% si riduce al 4%.

Mutuo e interessi passivi

Le giovani coppie che vogliono acquistare la prima casa, possono ottenere una detrazione 19% sugli interessi passivi del mutuo, calcolati su una base massima di 4mila euro annui, compresi gli oneri accessori.

Casa in affitto / locazione

Anche le giovani coppie possono richiedere al locatario l’applicazione della cedolare secca e del canone concordato.

La cedolare secca è un regime facoltativo che prevede il pagamento di un’imposta sostitutiva che viene calcolata applicando un’aliquota del 21% sul canone di locazione annuo stabilito dalle parti. L’aliquota è ulteriormente ridotta al 10% per i contratti di locazione a canone concordato di abitazioni ubicate:

  • nei Comuni con carenze di disponibilità abitative;
  • nei comuni ad alta tensione abitativa individuati dal Cipe.

Per i contratti sotto cedolare secca non si pagano l’imposta di registro e l’imposta di bollo, ordinariamente dovute per registrazioni, risoluzioni e proroghe dei contratti di locazione. 

Bonus mobili ed elettrodomestici 2020

Le giovani coppie a Udine che decidono di ristrutturare casa possono anche beneficiare del Bonus mobili ed elettrodomestici. Quesi ultimi devono essere di classe A (A+ per i forni).

La detrazione è del 50% su spese annue massime di 10mila euro. Il Bonus si applica anche in caso di acquisto con finanziamento. Il valore della detrazione viene calcolato sulla somma dei costi sostenuti.

Ecobonus e Sismabonus 2020

Le giovani coppie al di sotto di 35 anni a Udine,qualora che vogliono realizzare e migliorare  le prestazioni della propria casa, possono richiedere l’Ecobonus.

L’Ecobonus dà diritto a detrazioni Irpef e Ires che vanno dal 50% al 65% nel caso delle singole unità abitative. Per i lavori in condominio, queste aliquote di detrazione possono arrivare fino all’85% se si raggiungono i massimi standard energetici.

Nel caso in cui le giovani coppie scelgano di adeguare la loro abitazione secondo le normative antisismiche, possono richiedere il Sismabonus.

Il Sismabonus comprende una detrazione fiscale Irpef del 50% in caso di abitazioni singole e dell’85% per i condomini.

 

La Legge di Bilancio 2020 ha confermato, per l’anno corrente, tutti i Bonus riguardanti i lavori in casa presenti nella manovra 2019.

Anche nel 2020 i contribuenti possono approfittare del Bonus ristrutturazioni così come l’Ecobonus e il Sismabonus, per la riqualificazione energetica e la riduzione del rischio sismico.

Bonus Ristrutturazioni 2020

Il Bonus ristrutturazioni consiste nella possibilità di beneficiare della detrazione IRPEF del 50% delle spese sostenute, fino a un massimo di 96.000 euro per singola unità immobiliare.

La detrazione ristrutturazioni del 50% spetta per:

  • lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati su parti comuni di edifici residenziali, cioè su condomini;
  • interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia effettuati su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e pertinenze.

Alcuni esempi di lavori di manutenzione ordinaria per cui è riconosciuto il Bonus ristrutturazioni sono i seguenti:

  • installazione di ascensori e scale di sicurezza;
  • realizzazione e miglioramento dei servizi igienici;
  • sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso;
  • rifacimento di scale e rampe;
  • interventi finalizzati al risparmio energetico;
  • recinzione dell’area privata;
  • costruzione di scale interne.

Bonus casa 2020, detrazioni per mobili e elettrodomestici

I contribuenti che approfittano del Bonus mobili possono detrarre il 50% delle spese sostenute fino ad un massimo di 10.000 euro se effettuano lavori di ristrutturazione e comprano mobili nuovi o elettrodomestici di classe elettronica A+ e A per arredare l’immobile ristrutturato.

Per ottenere la detrazione fiscale, è obbligatorio comunicare i dati relativi alle spese sostenute per l’acquisto di:

  • forni;
  • frigoriferi;
  • lavastoviglie;
  • piani cottura elettrici;
  • lavasciuga;
  • lavatrici.

Può beneficiare della detrazione chi acquista mobili ed elettrodomestici nuovi nel 2020 ed ha realizzato interventi di ristrutturazioni edilizia a partire dal 1° gennaio 2019.

Ecobonus 2020

L’Ecobonus è la detrazione IRPEF o IRES riconosciuta ai contribuenti che effettuano lavori per il risparmio energetico su edifici esistenti.

Il Bonus viene erogato nella forma di riduzione delle imposte dovute, in 10 rate annuali di pari importo.

In base al tipo di lavoro effettuato, le detrazioni vanno dal 50% al 70%, fino ad arrivare all’85% per i lavori in condominio.

Tra gli interventi per cui è possibile richiedere l’Ecobonus ci sono i lavori di riqualificazione energetica, ad esempio l’installazione di pannelli solari, di pareti isolanti, coperture e pavimenti, ma anche infissi e schermature solari.

Sismabonus 2020

Con il Sismabonus rimane in vigore la possibilità di migliorare la classe sismica degli edifici, incrementando la sicurezza per un importo di spesa massimo di 96.000 euro all’anno per ogni unità immobiliare.

La detrazione va dal 50% fino all’85% ed è strutturata in modo da incentivare in particolar modo quei lavori che comportano anche un risparmio energetico.

Lo sconto applicato verrà ripartito in 5 quote annuali di pari importo.

Bonus verde 2020

Il Bonus Verde è la detrazione fiscale del 36% per le spese sostenute per i lavori di sistemazione a verde degli edifici esistenti, comprese coperture e giardini pensili

La proroga conferma la detrazione ripartita in 10 quote annuali di pari importo per un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo, comprensivo delle eventuali spese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi. 

Bonus caldaia e stufa a pellet 2020

Il Bonus caldaia 2020 è l’incentivo con cui il contribuente viene aiutato nella sostituzione della vecchia caldaia con una nuova a condensazione di classe energetica A o superiore.

È possibile scegliere tra due tipi di agevolazione:

  • la prima è rivolta a chi deve ristrutturare casa, e rientra nel bonus ristrutturazioni;
  • l’altra è rivolta chi vuole ottenere un risparmio energetico, dunque rientra nell’ecobonus.

La stessa distinzione va fatta anche per il Bonus stufa a pellet, ovvero a scelta tra una detrazione del 50% se rientra nel Bonus ristrutturazioni e del 65% nel caso rientri nell’ecobonus.

Per entrambi i “Bonus riscaldamento” va effettuata la comunicazione all’ENEA entro 90 giorni dall’intervento, e il rimborso IRPEF viene erogato in 10 rate annuali di pari importo.

Bonus facciate 2020

Consiste nella detrazione del 90% delle spese sostenute per il recupero delle facciate esterne degli edifici esistenti ubicati in zona A (centri storici) e zona B (totalmente o parzialmente edificata).

I lavori che rientrano nel Bonus facciate sono quelli che fanno parte della manutenzione ordinaria, come:

  • interventi sulle strutture opache della facciata;
  • lavori su balconi, ornamenti, marmi e fregi;
  • pulitura;
  • tinteggiatura esterna.

La detrazione è ripartita in dieci quote annuali costanti e di pari importo a partire dall’anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi.

Non sono previsti limiti di spesa o di reddito per i contribuenti per accedere all’agevolazione.

Bonus rubinetti 2020

Si tratta di un’agevolazione che ha lo scopo di ridurre i consumi idrici che prevede la detrazione del 65% delle spese sostenute anche per l’acquisto e la posa in opera di:

  • rubinetteria sanitaria con portata di erogazione uguale o inferiore a 6 litri al minuto;
  • soffioni doccia e colonne doccia attrezzate con portata uguale o inferiore ai 9 litri al minuto;
  • cassette di scarico e sanitari con volume medio di risciacquo uguale o inferiore ai 4 litri.

Nella Legge di Bilancio 2020 è stata introdotta un’altra novità che riguarda lo sconto in fattura, favorevoli soprattutto alle piccole e medio imprese.

Lo sconto in fattura nel 2020 si potrà richiedere solo per i lavori condominiali che superano i 200.000 euro, mentre è stato cancellato per gli interventi di minore portata.

La Pensione di Cittadinanza a Udine o PdC è un aiuto economico rivolto alle famiglie di anziani in difficoltà, ossia che abbiano un’età superiore a 67 anni. Sul punto, è importante evidenziare sin da ora, che tutti i componenti del nucleo familiare e non solo il capofamiglia, devono avere un’età pari o superiore a 67 anni.
La Pensione di Cittadinanza funziona più o meno allo stesso modo del Reddito di cittadinanza, ma a differenza di quest’ultima, la PdC non comporta adempimenti legati al lavoro, pertanto, una volta ricevuta, il beneficiario non è obbligato a cercare lavoro, quindi potrà goderne per tutto il tempo stabilito dalla legge.

A chi spetta

Possono beneficiare della Pensione di Cittadinanza:

  • cittadini italiani e dell’Unione Europea;
  • stranieri a lungo soggiornanto (permesso di soggiorno a tempo indeterminato);
  • stranieri titolari del diritto di soggiorno o diritto di soggiorno permanente, familiari di un cittadino italiano o dell’Unione Europea.

Oltre ai requisiti appena elencati, è necessario che il richiedente:

  • sia titolare di una pensione inferiore a 780 euro mensili
  • e che abbia compiuto il 67esimo anno di età.

Per poter accedere alla Pensione di Cittadinanza 2020 a Udine, il nucleo familiare deve possedere redditi e patrimoni, attestabili mediante ISEE, al di sotto di alcuni limiti come:

  • il valore dell’ISEE non deve essere superiore a 9.360 euro;
  • il patrimonio immobiliare non deve oltrepassare le 30.000 euro, senza considerare la casa di abitazione;
  • mentre il patrimonio mobiliare non può superare la soglia di euro 6.000;
  • il valore del reddito familiare non deve superare i 7.560 annui.

Per quanto riguarda i beni durevoli, il nucleo familiare non deve essere intestatario o avente piena disponibilità di:

  • autoveicoli immatricolati per la prima volta nei sei mesi antecedenti la richiesta;
  • autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc, immatricolati per la prima volta nei due anni antecedenti;
  • motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati per la prima volta nei due anni antecedenti;
  • navi e imbarcazioni da diporto.


Chi è escluso dalla Pensione di Cittadinanza

Sono esclusi dal poter richiedere la Pensione di Cittadinanza a Udine  tutti quei nuclei familiari in cui sono presenti soggetti che si sono dimessi volontariamente dal lavoro negli ultimi 12 mesi dalla presentazione della domanda. Sono ammessa invece le dimissioni per giusta causa.

Come fare domanda di Pensione di Cittadinanza a Udine

  • presso il nostro CAF Centro Fiscale Udine;
  • via web, attraverso il nuovo sito internet messo a punto dal governo (redditodicittadinanza.gov.it);
  • modalità cartacea, presso tutti gli uffici postali avvalendosi del modello di domanda predisposto dall’INPS.

È necessario, per fare la domanda di Pensione di Cittadinanza Udine, aver presentato unicamente la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) ai fini ISEE.

Quanto spetta con la Pensione di Cittadinanza

L’importo spettante per la Pensione di Cittadinanza si divide in:

  • quota A: che rappresenta la somma di una componente ad integrazione del reddito familiare può arrivare fino ad un massimo di 7.560 euro e viene calcolata tenendo conto del numero e della tipologia di componenti il nucleo;
  • quota B: che consiste in un contributo per l’affitto o per il mutuo, non può essere superiore a 1.800 euro annui pari a 150 euro mensili per la Pdc). In caso di mutuo, la quota B non può superare le 150 euro mensili.

In ogni caso, complessivamente, non si potrà percepire un importo inferiore a 480 euro annui.

Quanto dura

La Pensione di Cittadinanza a Udine viene assegnata al soggetto per un massimo di 18 mesi.

Richiesta Reddito di Cittadinanza CAF Udine

Il Reddito di Cittadinanza 2020

Il Reddito di Cittadinanza a Udine (RdC) è un sostegno economico finalizzato al reinserimento nel mondo del lavoro e all’inclusione sociale.

A chi è rivolto il Reddito di Cittadinanza

Il Reddito di Cittadinanza viene erogato ai nuclei familiari che, al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata dell’erogazione del beneficio, in possesso dei seguenti requisiti:

1. Requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno

Il richiedente deve essere cittadino maggiorenne italiano o dell’Unione Europea; di Paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, di Paesi terzi familiare di cittadino italiano o comunitario titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente o titolare di protezione internazionale;

È, inoltre, necessario essere residente in Italia per almeno 10 anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo.

2. Requisiti economici

Il nucleo familiare deve essere in possesso di un valore ISEE inferiore a 9.360 euro (in presenza di minorenni, si considera l’ISEE per prestazioni rivolte ai minorenni); di un valore del patrimonio immobiliare in Italia e all’estero, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro; un valore del patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 euro per il single, incrementato in base al numero dei componenti della famiglia (fino a 10.000 euro), alla presenza di più figli (1.000 euro in più per ogni figlio oltre il secondo) o di componenti con disabilità (5.000 euro in più per ogni componente con disabilità e euro 7.500 per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza) e un valore del reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui, moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. Se il nucleo familiare risiede in un’abitazione in affitto, la soglia è elevata a 9.360 euro.

Relativamente ai requisiti economici appena elencati, i cittadini di Paesi extracomunitari devono produrre apposita certificazione rilasciata dalla competente autorità dello Stato estero, tradotta in lingua italiana e legalizzata dall’autorità consolare italiana tranne che per i cittadini di Stati non appartenenti all’Unione europea aventi lo status di rifugiato politico, qualora convenzioni internazionali dispongano diversamente ed ai cittadini di Stati non appartenenti all’Unione europea dove è oggettivamente impossibile acquisire le certificazioni.

3. Altri requisiti

Per accedere al Reddito di Cittadinanza a Udine è inoltre necessario che nessun componente del nucleo familiare possieda autoveicoli immatricolati la prima volta nei 6 mesi antecedenti la richiesta, o autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc oppure motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati la prima volta nei 2 anni antecedenti.

Come funziona il Reddito di Cittadinanza 2020

Il Reddito di Cittadinanza viene erogato attraverso una carta di pagamento elettronica, la Carta Reddito di Cittadinanza. È condizionato alla Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro (DID), resa dai componenti del nucleo familiare, e alla successiva sottoscrizione del Patto per il lavoro presso il Centro per l’impiego. Nel caso in cui nel nucleo non siano presenti componenti disoccupati da meno di due anni o in situazione similare è invece prevista la sottoscrizione del Patto per l’inclusione sociale. Quest’ultimo sostituisce il Patto per il lavoro anche nel caso di nuclei che abbiano già sottoscritto con i servizi del Comune un progetto personalizzato, ai sensi del decreto legislativo 147/2017, ovvero qualora i Centri per l’impiego ravvisino la presenza di particolari criticità per cui sia difficoltoso l’avvio di un percorso di inserimento lavorativo.

Questi patti possono prevedere l’adesione a un percorso personalizzato di accompagnamento, inserimento lavorativo e inclusione sociale con attività al servizio della comunità, di riqualificazione professionale, completamento degli studi, nonché altri impegni individuati dai servizi competenti finalizzati all’inserimento del mercato del lavoro e dell’inclusione sociale.

I maggiorenni di età pari o inferiore ai 29 anni sono comunque convocati dai Centri per l’impiego per la definizione del Patto per il lavoro, anche nel caso il loro nucleo familiare abbia sottoscritto un Patto per l’inclusione sociale.

Sono esclusi da questi obblighi:

  • minorenni;
  • soggetti di oltre 65 anni di età;
  • soggetti con disabilità;
  • soggetti già occupati o che frequentano un regolare corso di studi.

Possono, inoltre, essere esonerati i soggetti con carichi di cura che si occupano di componenti familiari minori di tre anni o disabili gravi e non autosufficienti (come definiti ai fini ISEE), coloro che frequentano corsi di formazione e i lavoratori in stato di disoccupazione.

Decorrenza e durata del Reddito di Cittadinanza

Il Reddito di Cittadinanza a Udine decorre dal mese successivo a quello di presentazione della domanda ed è concesso per un periodo massimo di 18 mesi, trascorsi i quali può essere rinnovato, previa sospensione di un mese.

Quanto spetta

Il Reddito di Cittadinanza è dato dalla somma di una componente a integrazione del reddito familiare (quota A) e di un contributo per l’affitto o per il mutuo (quota B), sulla base delle informazioni rilevabili dall’ ISEE e dal presente modello di domanda.

La quota A integra il reddito familiare fino a una soglia massima, calcolata moltiplicando 6.000 euro per il corrispondente parametro della scala di equivalenza ai fini del RdC.

Qualora il nucleo risieda in abitazione in locazione, la quota B è pari al canone annuo di locazione fino a un massimo di 3.360 euro annui, pari a 280 euro mensili per il Reddito di Cittadinanza.

In caso di mutuo, contratto per l’acquisto o la costruzione della casa di abitazione, la quota B è pari alla rata del mutuo fino a un massimo di 1.800 euro annui, ossia 150 euro mensili. Complessivamente, in caso di percezione di Reddito di Cittadinanza non si potrà percepire un importo inferiore480 euro annui a titolo di integrazione al reddito e per locazione o mutuo.

La scala di equivalenza non tiene conto dei soggetti che si trovano in stato detentivo o sono ricoverati in istituti di cura di lunga degenza o altre strutture residenziali a totale carico dello Stato o di altra pubblica amministrazione. Non tiene conto, inoltre, dei componenti del nucleo familiare disoccupati a seguito di dimissioni volontarie, nei 12 mesi successivi alla data delle dimissioni, fatte salve le dimissioni per giusta causa.

Compatibilità

Il Reddito di Cittadinanza a Udine è compatibile con il godimento della NASpI e dell’indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata (DIS-COLL) o di altro strumento di sostegno al reddito per la disoccupazione involontaria. Tali prestazioni hanno rilevanza ai fini del diritto e dell’ammontare del beneficio di RdC in quanto concorrono a determinare il reddito familiare, secondo quanto previsto dalla disciplina dell’ ISEE.

Quando fare la domanda per ottenere il Reddito di Cittadinanza

La domanda può essere presentata a partire dal sesto giorno di ciascun mese fino alla fine dello stesso.

Come fare la domanda RdC

Il beneficio può essere richiesto presentando con il modulo SR180 la domanda di Reddito di Cittadinanza:

  • presso Poste Italiane;
  • in modalità telematica, accedendo al portale www.redditodicittadinanza.gov.it;
  • presso il nostro CAF Centro Fiscale Udine.

Qualora uno o più componenti del nucleo familiare richiedente svolgano attività lavorativa autonoma, d’impresa ovvero subordinata e i redditi che ne derivano non siano rilevati per l’intera annualità in ISEE, è prevista la comunicazione del reddito presunto, tramite il modello RdC Ridotto.

Gli obblighi di comunicazione all’istituto

I beneficiari sono tenuti a comunicare all’INPS, tramite il modello RdC Esteso:

  • le variazioni della situazione lavorativa nelle forme di avvio di un’attività di lavoro dipendente, autonomo e di impresa individuale o di partecipazione, anche se svolta all’estero, intervenute in corso di fruizione del RdC;
  • il reddito presunto per l’anno solare successivo, qualora l’attività di lavoro già comunicata si protragga nel corso di tale anno;
  • la sopravvenienza nel nucleo familiare, successivamente alla domanda, di componenti in stato detentivo o ricoverati in istituti di cura di lunga degenza o in altre strutture residenziali a totale carico dello Stato o di altra pubblica amministrazione, ovvero la cessazione dello stato di detenzione o ricovero;
  • le dimissioni volontarie dal lavoro (fatte salve quelle per giusta causa) di uno o più membri del nucleo;
  • entro 15 giorni, ogni variazione patrimoniale che comporti la perdita del requisito relativo al patrimonio immobiliare e al possesso di beni durevoli.

Per queste comunicazioni obbligatorie occorre utilizzare i moduli SR181 e SR182.

Per verificare invece lo stato della propria domanda è disponibile il servizio presente nel sito Reddito, accessibile da questa scheda.

Le detrazioni fiscali per ristrutturazioni nel 2019 comprendono una serie di agevolazioni fiscali per interventi di recupero del patrimonio edilizio.

La novità fondamentale riguarda la possibilità dei contribuenti, che beneficiano della detrazione del bonus ristrutturazioni, di scegliere di cedere il credito in favore del fornitore di beni e servizi.

Con il bonus ristrutturazioni 2019 si può ottenere una detrazione fiscale del 50% entro il limite di 96.000 euro di spesa, per le spese sostenute tra il 26 giugno 2012 e il 31 dicembre 2019.

lavori per cui spetta il bonus ristrutturazione 2019 sono interventi di:

  • manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, effettuati su tutte le parti comuni degli edifici residenziali o sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze;
  • ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi;
  • realizzazione di autorimesse o posti auto;
  • eliminazione delle barriere architettoniche (ascensori o montacarichi, installazione di strumenti idonei alla mobilità interna ed esterna di portatori di handicap gravi);
  • misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi (cancelli, grate, porte blindate, casseforti, fotocamere collegate a vigilanza privata, ecc..);
  • cablatura degli edifici e al contenimento dell’inquinamento acustico;
  • conseguimento di risparmi energetici;
  • misure antisismiche;
  • bonifica dall’amianto e opere per evitare gli infortuni domestici;
  • riparazione di impianti per la sicurezza domestica (come la sostituzione del tubo del gas o la riparazione di una presa malfunzionante);
  • installazione di apparecchi di rilevazione di gas;
  • monitoraggio di vetri anti-infortunio;
  • installazione corrimano.
richiesta NASPI disoccupazione calcolo

La Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego o NASPI 2020, è l’indennità di disoccupazione riconosciuta ai lavoratori dipendenti che perdono involontariamente il lavoro.

La Naspi è erogata dall’INPS e per poter richiederla è necessario aver lavorato e versato contributi per almeno 13 settimane nei 4 anni precedenti ed aver effettuato almeno 30 giorni lavorativi nel corso dell’anno.

L’indennità NASPI non può essere richiesta da:

  • dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni;
  • operai agricoli a tempo determinato e indeterminato;
  • lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale;
  • lavoratori che hanno maturato i requisiti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato;
  • lavoratori titolari di assegno ordinario di invalidità

QUANDO DEVI PRESENTARE LA DOMANDA NASPI DELL’INPS?

La domanda deve essere presentata entro 68 giorni che partono:

  • dalla data di cessazione del rapporto di lavoro;
  • dal termine del periodo di maternità indennizzato qualora la maternità sia insorta nel corso del rapporto di lavoro successivamente cessato;
  • dal termine del periodo di infortunio sul lavoro/malattia professionale, qualora si siano presentati nel corso del rapporto di lavoro successivamente cessato;
  • dal 38° giorno dopo la data di cessazione del lavoro avvenuto tramite licenziamento per giusta causa.

A QUANTO AMMONTA LA NASPI?

L’ indennità NASPI è pari al 75% della retribuzione media mensile degli ultimi quattro anni.

A partire dal primo giorno del quarto mese di disoccupazione, si applicherà il  3% in meno all’indennità per ciascun mese.

In caso di prestazione di lavoro occasionale, la NASPI resta attiva nel caso in cui, i compensi ricevuti dallo svolgimento di tale attività, non superino i 5.000 euro di retribuzione per anno.

Nel caso in cui il beneficiario trovi un nuovo lavoro e firmi un contratto a tempo determinato di durata non superiore a 6 mesi, l’indennità verrà sospesa.

La sospensione è da considerarsi “temporanea”, cioè sospesa per il periodo nel quale il cittadino verrà pagato per il suo lavoro, mentre alla scadenza del contratto, l’indennità NASPI verrà  ripresa.

COME VIENE PAGATA LA NASPI?

La NASPI può essere riscossa tramite accredito su conto corrente bancario o postale, su libretto postale o tramite bonifico presso l’ufficio postale nel comune di residenza o domicilio.

I bonus che una neo mamma può richiedere sono: Bonus mamma domani, Bonus Bebè, Bonus asilo nido, Bonus 1200 euro per 3 anni ed Assegni familiari.

BONUS MAMMA DOMANI ( BONUS NASCITA)


Il bonus nascita dell’INPS o Bonus mamma domani, viene corrisposto dall’INPS per la nascita di un figlio o l’adozione per un valore di 800€, che verranno accreditati tramite bonifico sul conto corrente della madre.
Per richiederlo la futura mamma, al compimento dell’ottavo mese di gravidanza oppure a nascita avvenuta, deve fornire i seguenti documenti:

  • Certificazione dello stato di gravidanza
  • Modello SR163 INPS

Nel caso si tratti di parto gemellare, la domanda già presentata al compimento del settimo mese di gravidanza andrà presentata anche alla nascita indicando le informazioni di tutti i minori necessarie per l’integrazione del premio già richiesto, rispetto al numero dei nati.

Possono richiedere il bonus nascita anche le donne in gravidanza o neo mamme straniere residenti in Italia.

BONUS BEBE’

La domanda deve essere presentata da un genitore convivente con il figlio entro 90 giorni dalla nascita o ingresso in famiglia del minore (per i nati o adottati) e si presenta una sola volta per ciascun figlio.
Se la domanda è presentata oltre i 90 giorni dalla nascita, il bonus bebè verrà percepito dal mese in cui si presenta la domanda, andando però a perdere le mensilità precedenti.
L’importo del bonus bebè INPS 2020 è determinato in base al valore ISEE:

  • 80 euro al mese per chi ha un reddito al di sopra dei 40.000 euro;
  • 120 euro al mese per chi ha un reddito compreso tra i 7.001 ed i 40.000 euro;
  • 160 euro al mese per i redditi paro o inferiori a 7.000 euro.

In caso di figlio successivo al primo, l’importo dell’assegno è aumentato del 20%.

BONUS ASILO NIDO


Il Bonus Asilo Nido è una somma erogata dallo Stato alle famiglie italiane per sostenere il pagamento delle rette dovute alla frequenza degli asili nido pubblici e privati, o per forme di supporto a casa propria a favore dei bambini o delle bambine sotto i 3 anni affetti da gravi patologie croniche.
Il Bonus Asilo Nido viene erogato con cadenza mensile con importi variabili su 11 mensilità, direttamente al genitore richiedente che ha sostenuto il pagamento, per ogni retta mensile pagata e documentata.
I documenti necessari per il Bonus Asilo Nido sono:

  • Ragione sociale e anagrafica dell’Asilo
  • Fattura emessa per ogni singolo mese di frequentazione
  • Quietanza di pagamento (bonifico) di ogni singola fattura.

In cosa consiste questo Bonus?

  • 3.000 euro per i nuclei familiari con modello ISEE di valore fino a 25.000 euro;
  • 2.500 euro per i nucleo familiari con modello ISEE di valore compreso da 25.001 e 40.000 euro;
  • 1.500 euro per i nuclei familiari con modello ISEE di valore superiore a 40.000 euro.

BONUS 1200 euro per 3 anni del COMUNE


E’ un incentivo per le nascite e le adozioni di minori nati o adottati che viene erogato direttamente dal Comune. L’importo dell’incentivo è di 1.200 euro annui per 3 anni e decorre dal mese di nascita o di adozione.
Per poter richiedere questo bonus è necessario essere in possesso del modello ISEE e della carta famiglia
La domanda deve essere presentata entro 90 giorni dalla nascita o dall’adozione al Comune di residenza o all’Ente gestore dei servizi sociale dei Comuni.

ASSEGNI FAMILIARI (ANF)


Gli assegni familiari sono una prestazione a favore del reddito, tramite l’erogazione da parte dell’INPS di assegni mensili alle famiglie con un reddito complessivo al di sotto delle fasce predeterminate dalla legge e pubblicate dall’INPS.

bonus bebe udine

L’assegno di natalità (anche detto “Bonus Bebè“) è un assegno mensile destinato alle famiglie per ogni figlio natoadottato o in affido preadottivo.

L’importo del bonus bebè INPS 2020 è determinato in base al valore ISEE:

  • Bonus da 80 euro al mese per chi ha un reddito al di sopra dei 40.000 euro;
  • Bonus de 120 euro al mese per chi ha un reddito compreso tra i 7.001 ed i 40.000 euro;
  • Bonus di 160 euro al mese per i redditi paro o inferiori a 7.000 euro.

In caso di secondo figlio l’importo dell’assegno di natalità sarà aumentato di un ulteriore 20%.

Per richiedere il bonus bebè dell’INPS è necessaria la compilazione del modello ISEE e del modello SR163, che serve a comunicare direttamente all’INPS l’IBAN sul quale verranno accreditati i bonus.

Se vuoi prendere appuntamento con il nostro CAF Centro Fiscale Udine, ti invitiamo a visitare la pagina Bonus Bebè INPS e compilare la form di richiesta.