ISEE Corrente 2026: guida completa su cos’è e quando richiederlo

L’ISEE Corrente 2026 è una versione aggiornata dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE), pensata per riflettere in tempo reale eventuali cambiamenti della condizione economica del nucleo familiare.
Può essere richiesto quando la situazione lavorativa o reddituale di uno o più componenti del nucleo subisce variazioni rilevanti dopo la presentazione dell’ISEE ordinario.

Questo aggiornamento consente di adeguare l’ISEE alle reali condizioni economiche, in modo che i cittadini possano continuare a usufruire correttamente di bonus, agevolazioni e prestazioni sociali.

Per quale motivo si fa l’ISEE corrente

L’ISEE corrente si fa quando l’ISEE ordinario non rispecchia più la reale situazione economica familiare.
Serve principalmente per aggiornare i redditi e le condizioni lavorative in seguito a eventi come:

• perdita del lavoro o sospensione dell’attività lavorativa;
• cessazione o riduzione dell’attività autonoma;
• riduzione significativa del reddito;
• variazioni nella composizione del nucleo familiare (es. separazione, decesso, ingresso o uscita di un componente).

Grazie a questo aggiornamento, i benefici economici legati all’ISEE — come Assegno Unico, Bonus Asilo Nido, borse di studio, agevolazioni universitarie o sociali — possono essere ricalcolati in base ai redditi effettivi e recenti.

Che differenza c’è tra ISEE ordinario e ISEE corrente

I due tipi di ISEE si basano su periodi temporali differenti e hanno finalità diverse.

In sintesi, l’ISEE ordinario descrive la situazione economica storica, mentre quello corrente permette di aggiornarla quando avvengono cambiamenti rilevanti.

Cosa serve per l’ISEE corrente

Per richiedere l’ISEE Corrente 2026 è necessario avere già un ISEE ordinario valido e disporre dei documenti aggiornati che dimostrano le variazioni intervenute. In particolare, servono:

• documento di identità e codice fiscale di tutti i componenti del nucleo familiare;
• copia dell’ISEE ordinario 2026 in corso di validità;
• documentazione reddituale aggiornata riferita agli ultimi 12 mesi (ad esempio buste paga, CU, certificazioni di NASpI o altre indennità, documentazione di cessazione attività, ecc.);
• eventuale documentazione patrimoniale aggiornata (in caso di variazioni di conti correnti, depositi, investimenti, ecc.).

Quando si può fare l’ISEE corrente

Può essere richiesto solo in presenza di determinati requisiti, stabiliti dal D.P.C.M. 159/2013 e successive modifiche. In particolare, si può fare quando:

1. Si verifica una variazione della situazione lavorativa di uno o più componenti del nucleo (perdita del lavoro, sospensione, riduzione oraria o cessazione attività);
2. Il reddito complessivo del nucleo familiare è diminuito di almeno il 25% rispetto a quello risultante dall’ISEE ordinario;
3. Cambia la composizione del nucleo familiare, ad esempio per separazione, decesso o ingresso/uscita di un componente.

La sua validità è di sei mesi, ma in caso di ulteriori modifiche può essere aggiornato nuovamente. Per alcune variazioni (come la perdita del lavoro), i redditi possono essere aggiornati anche con riferimento agli ultimi due mesi, moltiplicando per sei il valore percepito, per stimare il reddito annuale.

Come si richiede l’ISEE corrente

La richiesta avviene attraverso la presentazione della DSU Corrente, che si trasmette online tramite il portale INPS oppure tramite un CAF o Patronato. Durante la compilazione vengono indicati:

• il motivo della variazione (es. perdita lavoro, cessazione attività, ecc.);
• la data di decorrenza della variazione;
• i nuovi redditi aggiornati;
• eventuali variazioni nella composizione del nucleo.

Una volta validata dall’INPS, la nuova attestazione ISEE Corrente sostituisce quella ordinaria solo ai fini dell’erogazione delle prestazioni agevolate.