La Legge di Bilancio 2025 introduce una serie di misure dettagliate volte a sostenere l’economia, le famiglie e le imprese italiane. Ecco un approfondimento sui principali interventi:
La struttura dell’IRPEF viene semplificata con l’introduzione di tre aliquote:
Questo sistema progressivo implica che ogni porzione del reddito viene tassata secondo l’aliquota corrispondente allo scaglione di appartenenza.
Esempi di Calcolo dell’IRPEF
Questo sistema garantisce la progressività dell’imposta, assicurando che l’aliquota più elevata si applichi solo alla parte di reddito che supera le soglie degli scaglioni inferiori.
È importante notare che, oltre alle aliquote, esistono detrazioni e deduzioni che possono ridurre l’imposta lorda, variando in base alla tipologia di reddito e alle condizioni personali del contribuente.
Per un calcolo preciso dell’IRPEF dovuta, considerando anche le detrazioni spettanti, è consigliabile consultare un professionista fiscale o utilizzare strumenti di calcolo aggiornati alle normative vigenti.
La Legge di Bilancio 2025 introduce un nuovo sistema di detrazioni fiscali basato sul quoziente familiare, che considera il numero di componenti del nucleo familiare per determinare il limite massimo delle spese detraibili. Questo approccio mira a garantire maggiore equità fiscale, riconoscendo il peso economico delle famiglie più numerose.
In particolare, per i contribuenti con redditi superiori a 75.000 euro, viene introdotto un tetto massimo per le spese detraibili, fissato a 14.000 euro per redditi tra 75.001 e 100.000 euro, e a 8.000 euro per redditi oltre 100.000 euro. Questo limite viene poi moltiplicato per un coefficiente, il quoziente familiare, che varia in base al numero di figli a carico:
Esempio:
Contribuente con reddito di 90.000 euro e due figli a carico:
Contribuente con reddito di 120.000 euro e un figlio a carico:
Questo sistema premia le famiglie più numerose, aumentando il limite delle spese detraibili in proporzione al numero dei componenti.
La Legge di Bilancio 2025 introduce un taglio strutturale del cuneo fiscale, riducendo la differenza tra il costo del lavoro sostenuto dal datore di lavoro e il netto percepito dal lavoratore. Questa misura mira ad aumentare il reddito disponibile dei lavoratori dipendenti, in particolare quelli con redditi medio-bassi.
Nel dettaglio per i redditi da lavoro dipendente fino a 20.000 euro, è previsto un bonus in busta paga calcolato applicando una % al RAL (reddito annuo lordo):
Il bonus è esentasse.
Sono previste diverse misure in ambito previdenziale:
La Legge di Bilancio 2025 introduce queste modiche ai bonus edilizi:
Viene introdotta un’IRES agevolata al 20% per le imprese che reinvestono gli utili in beni tecnologici e innovazione. Questo incentivo mira a stimolare gli investimenti in tecnologie avanzate e a favorire la competitività delle aziende italiane
A partire dal 1° gennaio 2025, è previsto un assegno una tantum di 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato. Questo contributo è destinato alle famiglie con un ISEE non superiore a 40.000 euro e verrà erogato nel mese successivo alla nascita o all’adozione. L’assegno non concorrerà alla formazione del reddito imponibile ai fini IRPEF.
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Il Bonus Asilo Nido viene potenziato, eliminando il requisito della presenza di un altro figlio di età inferiore a 10 anni nel nucleo familiare. Resta il tetto ISEE di 40.000 euro, ma l’assegno unico è escluso dal calcolo dell’ISEE ai fini del bonus. Questo intervento mira a facilitare l’accesso ai servizi per l’infanzia, sostenendo le spese per la frequenza degli asili nido.
Il congedo parentale viene ampliato, prevedendo tre mesi indennizzati all’80% della retribuzione. Questa misura è accessibile sia al padre che alla madre, alternativamente, entro i sei anni di vita del bambino o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione. L’obiettivo è favorire una maggiore partecipazione dei genitori alla cura dei figli nei primi anni di vita.
È prevista una decontribuzione per le lavoratrici madri, estesa anche alle lavoratrici autonome con almeno due figli e un reddito fino a 40.000 euro. Questa misura riduce l’aliquota contributiva a carico delle madri lavoratrici, aumentando il loro reddito netto e incentivando la partecipazione femminile al mercato del lavoro.
Viene istituito il programma “Dote Famiglia”, con uno stanziamento di 30 milioni di euro, destinato a sostenere le attività extrascolastiche sportive e ricreative degli studenti dai 6 ai 14 anni provenienti da famiglie con un ISEE fino a 15.000 euro. I contributi saranno erogati sotto forma di rimborso alle associazioni, società sportive dilettantistiche ed enti del terzo settore che organizzano tali attività.
Sono stanziati 2 milioni di euro per l’erogazione di borse di studio e il finanziamento del “Progetto studenti atleti di alto livello”, rivolto agli studenti delle scuole superiori riconosciuti come atleti di alto livello dalle federazioni sportive. Questi studenti potranno seguire percorsi formativi personalizzati, con esami e verifiche programmati in base al calendario agonistico, favorendo la conciliazione tra attività sportiva e impegni scolastici.
Per le famiglie che scelgono di iscrivere i propri figli alle scuole paritarie, è stato aumentato il tetto delle detrazioni per le rette scolastiche, passando da 800 a 1.000 euro. Questa misura mira a sostenere la libertà di scelta educativa delle famiglie, alleviando il peso delle spese scolastiche.
La Legge di Bilancio 2025 introduce diverse novità per le partite IVA in regime forfettario, mirate a semplificare e ampliare l’accesso a questo regime fiscale agevolato.
Dal 1° gennaio 2025, la soglia di reddito da lavoro dipendente o pensione che consente l’accesso al regime forfettario viene innalzata da 30.000 euro a 35.000 euro. Ciò significa che i contribuenti che, oltre all’attività autonoma, percepiscono redditi da lavoro dipendente o pensione fino a 35.000 euro annui potranno aderire o permanere nel regime forfettario.
A partire dal 1° gennaio 2025, viene eliminato il limite di 400 euro per l’emissione della fattura semplificata da parte dei contribuenti in regime forfettario. Questo significa che i forfettari potranno emettere fatture semplificate per qualsiasi importo, semplificando gli adempimenti amministrativi e riducendo gli oneri burocratici.
È in discussione l’innalzamento della soglia dei ricavi o compensi per l’accesso al regime forfettario dagli attuali 85.000 euro a 100.000 euro. Tuttavia, al momento, questa modifica non è stata ancora approvata definitivamente.
Nota:
Restano invariate le altre condizioni per l’accesso al regime forfettario, tra cui:
Queste misure mirano a rendere il regime forfettario più accessibile e a semplificare gli adempimenti per i piccoli imprenditori e professionisti, incentivando l’avvio e la gestione di attività autonome.
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